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Tony Di Marti *Corso di Lingua Italiana*
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27 октомври 2015  14 min read 
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Partiamo da come presentarvi dicendo il vostro nome. In italiano, per dire come vi chiamate dovete usare la seguente formula:
Io sono + vostro nome (es. Io sono Veronica)
 
Per indicare la vostra provenienza, direte:
 Io sono  +
nazionalità
aggettivo relativo alla regione
città
  es.
Io sono italiana/italiano
Io                            sono sarda/o
 Io                           sono di Cagliari   
Infine, per indicare la vostra professione, direte:
Io sono + professione (es.insegnante/attore/attrice)
 
Nelle tre formule di  presentazione possiamo notare i PRONOMI SOGGETTO 
della lingua italiana,  che classifichiamo a seconda del numero e del 
genere nel seguente modo:
PRONOMI SOGGETTO SINGOLARI PRONOMI SOGGETTO PLURALI  
IO
TU
LUI (maschile) /    LEI (femminile) NOI
VOI
LORO   
Il verbo utilizzato in italiano per presentarsi è l'ausiliare ESSERE. Vediamo qui di seguito la coniugazione al presente indicativo:
Io sono
Tu sei
Lui/Lei è
Noi siamo
Voi siete
Loro sono
Per quanto riguarda gli aggettivi, in italiano si usa la desinenza -o per indicare il maschile singolare, la desinenza -a 
per il femminile singolare, la desinenza -i per i maschili plurali oppure per maschile  + femminile, -e per i femminili plurali.
 Esempi:
Lui è italiano (maschile singolare)
Lei è italiana (femminile singolare)
Noi siamo italiani (maschile plurale riferito, come abbiamo visto, a Veronica, l'attore Roberto e l'attrice Monica)
Noi siamo italiane (femminile plurale)
Loro sono italiani (maschile plurale)
Infine, la preposizione per indicare la provenienza da una città è “di”.
Esempi:
Io sono di Cagliari
Lei è di Perugia 
Lui è di Arezzo
Vedi anche: Presentazioni in italiano
 Dialoghi informali:
 A: Giulia, ti presento il mio amico David.
 B: Piacere di conoscerti!
 C: Piacere mio! 
 A: Maria, ecco il mio nuovo vicino.
 B: Piacere, io sono Maria. Tu come ti chiami?
 C: Mi chiamo David, piacere! 
  
 Dialoghi formali:
 A: Buonasera signora Riva, le presento il mio amico.
 B: Sono Giovanna, molto lieta!
 C: Piacere, David. 
 A: Scusi, è lei la dottoressa Rossi?
 B: Si sono io, e lei come si chiama?
 A: Sono Maria Ricci, piacere. 
  
 Ascolta i dialoghi
 
 Dialoghi informali e formali
  Verbo essere Tutte le coniugazioni del verbo essere
Essere è un verbo irregolare, intransitivo.
Qui sotto potrai trovare tutte le coniugazioni del verbo essere: indicativo (presente,
  passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto,  
trapassato remoto, futuro semplice, futuro anteriore), congiuntivo (presente, passato, imperfetto, trapassato), condizionale (presente, passato), imperativo (presente), gerundio (presente, passato), infinito (presente, passato) e participio (presente, passato).  
aggettivi e sostantivi al maschile, al femminile, al singolare e al plurale
 
In italiano, per chiedere a una persona il suo stato di salute generale, si usano le seguenti formule:
Come stai? (Quando ci rivolgiamo a un amico, un parente, etc)
Come state? (Quando ci rivolgiamo a un gruppo di persone)
A seconda del proprio stato di salute o umore, si può rispondere nei seguenti modi:
Bene!Non tanto bene/Così così	 Male!	        Vediamo ora come si esprime in italiano l'età. Quando vogliamo chiedere a una persona quanti anni ha, diciamo:
Quanti anni hai? (Quando ci rivolgiamo a un amico, un parente, etc)
Quanti anni avete? (Quando ci rivolgiamo a un gruppo di persone)
 
 Per rispondere, si usa la seguente formula:
 Verbo avere + numero + anni
 Esempi:
(Io) ho 23 anni                             
Roberto ha 60 anni
Monica ha 48 anni
Nota bene!: in italiano il pronome soggetto non è obbligatorio, come mostra il primo esempio!
 Passiamo ora a descrivere alcune parti del nostro corpo, come i capelli e gli occhi.
I capelli possono essere distinti in base al colore in:
Chiari (castano chiaro, biondi)
Scuri (castano scuro, neri)
Bianchi
In base alla lunghezza in:
In base alla piega
 A seconda della quantità in:
Se invece una perona non ha capelli è CALVO (se è uomo), CALVA (se è donna)
Quando volete chiedere a una persona com'è la sua capigliatura, direte:
Come hai/avete i capelli?
 
Risposta: 
  Io ho/Io e Monica abbiamo i capelli lunghi e scuri Gli occhi possono essere scuri (castani o neri) oppure chiari (azzurri o verdi)
 Es.Monica e Veronica hanno gli occhi scuri
Loro hanno gli occhi chiari
 
Analizziamo infine il secondo ausiliare dei verbi italiani, il verbo avere.
  Abbiamo visto che si usa per dire gli anni che abbiamo, descrivere le 
 parti del corpo o indicare gli oggetti di nostra proprietà (es. nella  
frase io ho la penna sto indicando che la penna è mia, di mia proprietà).
Vediamo come si coniuga il verbo avere al presente indicativo:
 Io ho 
Tu hai 
Lui/Lei ha 
Noi abbiamo 
Voi avete 
Loro hanno 
 
 In questa lezione abbiamo imparato anche alcuni numeri cardinali (da 20 a 70), ma li vedremo meglio nelle prossime lezioni.
  
 Vedi anche:
 Dettato in italiano: "Silenzio è benessere"
 Silenzio
 a volte  significa assenza, rinuncia, o persino malattia, ma resta 
indubbiamente  qualcosa di fondamentale per il nostro benessere 
psicofisico. Ognuno ha  bisogno di momenti di silenzio, per rilassarsi e
 stare in pace.
 In passato, questo era un problema che riguardava perlopiù le grandi
  città, i grandi centri abitati, ma oggi il rumore ha invaso anche i  
centri più calmi, isolati e tranquilli. Il fenomeno denominato dagli  
specialisti come "rumorizzazione", investe gli spazi vitali ed è nocivo 
 per la nostra salute. Tutto ciò comporta un grosso rischio.
 Oltre al danneggiamento dell' udito,  il cervello interpreta il 
rumore  come un segnale dall'allarme. Questo, attraverso il sistema  
neurovegetativo e la produzione degli ormoni dello stress, produce  
reazioni negative in tutto il nostro organismo: vi è un aumento di  
pressione e di conseguenza, aumenta anche il rischio di malattie  
cardiocircolatorie e infarti; vi è anche un abbassamento delle difese  
immunitarie e la tiroide può subire dei danni.
 Il rumore può anche essere responsabile di disturbi del sonno e 
cefalee,  in quanto logora i nervi. Insomma, troppo rumore è causa di un
  crescente deterioramento della qualità della vita.                    
              
  Dire l'età in italiano Dialogo informale / Dialogo formale
  Vocabolario Italiano: LE PARTI DEL CORPO
  head/testa,chest/torce,back/schiena,chest/petto,abdomen/addome,belly/pancia.
hair/capelli,face/viso,eye/occhio,occhi,ear/orechio,orecchie,nose/naso,mouth/bocca
cheek/guancia,chin/mento.forehed/fronte,eyebrow/sopracciglia,neck/collo,shoulder/spalla,
armpit/ascella,arm/braccio,braccia,elbow/gomito,hand/mano,finger/dito,dita,knee/ginocchio,ginocchia,leg/gamba,tigh/coscia,foot/piedi,ankle/caviglia
Esercizi con le parti del corpo bocca, braccio, mano, naso, occhio, orecchio, ...Restare a bocca aperta
 ,/ essere sorpresi o meravigliati tanto da  non riuscire a parlare, 
anche essere stupiti o in ammirazione di  qualcosa: "tutti siamo rimasti
 a bocca aperta quando abbiamo visto quel  tramonto meraviglioso";  In bocca al lupo!/ buona fortuna, Acqua in bocca!
 / è un’escalmazione, un invito a non divulgare una determinata notizia,
 a non parlarne con nessuno, a mantenere un segreto. Esempio: Ho saputo 
che Marco sta per lasciare Laura, ma, mi raccomando, acqua in bocca!  • restare a bocca aperta
  → essere sorpresi o meravigliati tanto da non riuscire a parlare, 
anche  essere stupiti o in ammirazione di qualcosa: "tutti siamo rimasti
 a  bocca aperta quando abbiamo visto quel tramonto meraviglioso"; • essere di bocca buona →
  mangiare di tutto, in senso figurato accontentarsi facilmente: "per  
fortuna mio figlio è di bocca buona, mangia di gusto tutto quello che  
gli preparo";• rifarsi la bocca  → togliere un sapore sgradevole 
mangiando qualcosa di buono, in senso  figurato cancellare una cattiva 
impressione con qualcosa di piacevole:  "dopo quella cena disgustosa ci 
siamo rifatti la bocca con un buon  gelato";• cucirsi la bocca-tapparsi la bocca →
  non parlare, soprattutto nel senso di mantenere un segreto: "mi  
raccomando, cuciti la bocca, quello che ti ho detto non deve saperlo  
nessuno!"; • mettere in bocca a qualcuno → attribuire a qualcuno un’affermazione, un giudizio: "non mi mettere in bocca cose che non ho mai detto";• far venire l’acquolina in bocca →
  solleticare l’appetito, far nascere il desiderio di qualcosa: "il  
profumo che viene dalla cucina mi fa venire l’acquolina in bocca";• storcere la bocca
  → fare smorfie per disgusto, rabbia, per mostrare disapprovazione:  
"quando gli ho detto che me sarei andata, ha storto la bocca";• rubare le parole di bocca → dire esattamente quello che pensa un altro, anticipare qualcuno in quello che vuole esprimere;• avere molte bocche da sfamare →
  avere molte persona e cui provvedere, di solito una famiglia numerosa,
  si usa di solito in riferimento a chi è in condizioni economiche  
precarie tanto da fare fatica a provvedere alle necessità materiali  
della propria famiglia: "Marco non guadagna abbastanza e ha molte bocche
 da sfamare". • Acqua passata →  si riferisce a qualcosa che non è
 più importante, a cui non si da più  valore; di solito riguarda episodi
 del passato, generalmente sgradevoli o  negativi. Esempio: l’anno 
scorso ho passato un periodo molto difficile,  ma per fortuna ora è 
acqua passata.• Affogare in un bicchier d’acqua – annegare in un bicchier d’acqua – perdersi in un bicchier d’acqua
 → non sapersela cavare nelle situazioni più banali, come chi affogasse 
nel quantitativo d’acqua contenuto in un bicchiere.Esempio: Questo 
esercizio è molto semplice, non perderti in un bicchier d’acqua!• Acqua e sapone →
  naturale, senza trucco, riferito in particolate al viso femminile. Una
  "ragazza acqua e sapone" è una ragazza semplice e spontanea. • Con l’acqua alla gola
  → essere in una situazione difficile, con poche possibilità di  
soluzione come di chi sta per affogare e deve accettare una soluzione  
qualsiasi per salvarsi, riferito specialmente a situazioni economiche;  
quando si ha pochissimo tempo a disposizione per portare a termine un  
impegno o un lavoro urgente. Esempio: domani devo consegnare  
un’importante relazione e non l’ho ancora finita, mi sento con l’acqua  
alla gola!• Fare acqua (da tutte le parti) →  indica che qualcosa
 non funziona, riferito ad un oggetto rovinato. Può  essere riferito a 
un discorso, un progetto, un ragionamento che ha  gravi carenze, che è 
illogico, irrazionale o non veritiero. Esempio: Mi  dispiace dirvelo, ma
 il vostro progetto fa acqua da tutte le parti, è  irrealizzabile. • Sentirsi come un pesce fuor d’acqua
 → riferito  a chi, trovandosi fuori dal suo ambiente abituale, non si 
sente a  proprio agio e prova una sensazione di imbarazzo. Esempio: 
Quando esco  insieme a te e ai tuoi amici non so mai cosa dire, mi sento
 un pesce  fuor d’acqua.
 • Scoprire l’acqua calda → significa scoprire qualcosa di ovvio 
essendo  convinti di essere arrivati a grandi verità, dire o fare una 
cosa  scontata; di solito si usa in modo scherzoso o spregiativo. • Fare un buco nell’acqua → agire in modo fallimentare, fallire. Esempio: "Pensavo fosse andato tutto bene e invece ho fatto un buco nell’acqua".• Tirare l’acqua al proprio mulino →
 fare i propri interessi senza tener conto degli altri. Esempio: Luca  è
 proprio un egoista, quando c’è da prendere una decisione lui tira  
semprel’acqua al proprio mulino e decide di fare quello che gli  
conviene.
  Verbo AVERE Tutte le coniugazioni del verbo avere,
 Acqua in bocca!  Essere sulla bocca di tutti , Togliere le parole di 
bocca a qualcuno , Essere la bocca della verità , Restare a bocca 
asciutta ,
 
- Lezione 1 Presentazione, Provenienza, Età. Vocabolario: mezzi di trasporto. I numeri. Verbo essere - avere al singolare. Verbo chiamarsi. Salutare.
- Lezione 2 Ordinare qualcosa da mangiare. Vocabolario: cibi e bevande. Coniugazione (completa) al presente dei verbi: essere, avere, volere, fare, mangiare, bere, aiutare. Plurale dei sostantivi. Articoli indeterminativi.
- Lezione 3 Cosa ti piace fare nel tempo libero? Avverbi di frequenza. Verbi di prima coniugazione (-are): giocare, lavorare, parlare, studiare, viaggiare, mangiare. Articoli determinativi.
- Lezione 4 La famiglia e le professioni. La famiglia e le professioni. I verbi della seconda coniugazione (-ere): leggere, cadere, mettere, prendere, vedere, vivere. Gli aggettivi possessivi.
- Lezione 5 In albergo. Vocabolario: albergo. Verbi della terza coniugazione (-ire): dormire, aprire, partire, capire, pulire, finire. Gli aggettivi qualificativi.
- Lezione 6 In camera. Vocabolario: camera da letto e bagno. C'è - ci sono. Verbi irregolari: andare, venire, volere, dovere, potere. L'Imperativo.
- Lezione 7 Per la città e shopping. Vocabolario: mezzi di trasporto e colori. Indicazioni di luogo. Mi piace / mi serve.
- Lezione 8 Aspettando Veronica. Vocabolario: la città. La formazione del participio passato e il passato prossimo. Espressioni di tempo.
- Lezione 9 Che tempo fa? Vocabolario: il tempo. L'orario. Espressioni di tempo: i giorni della settimana, i mesi e le stagioni.
- Lezione 10 La Cattedrale. Vocabolario: la città. Il gerundio. Le preposizioni semplici e articolate.
- Lezione 11 Fare shopping. Vocabolario: abbigliamento. Verbi riflessivi. Gli aggettivi dimostrativi. Quanto/ quanti?
- Lezione 12 Al ristorante. Avverbi di quantità. Aggettivi di nazionalità. Aggettivi e locuzioni per descrivere una persona.
- Lezione 13 Al telefono. Parlare al telefono. Comparativo e superlativo assoluto.
- Lezione 14 In treno per Venezia. Negazione e doppia negazione. Esprimere sensazioni fisiche ed emotive. Plurale dei nomi e degli aggettivi con desinenza -co/-ca.
- Lezione 15 In albergo a Venezia. Lessico: arredamento. Pronomi, aggettivi e avverbi interrogativi (chi, cosa, dove...). Costruzione impersonale si + verbo. Lezione 16 Al parco. L'imperfetto. Appena, già, non ... ancora, ancora. Qualche.
- Lezione 17 Le gondole. Il condizionale presente o semplice. Dovere + infinito. Volere + infinito.
- Lezione 18 Conversare. Pronomi diretti e indiretti. Proporre di fare qualcosa; accettare, rifiutare.
- Lezione 19 Carnevale. Introdurre notizie. Contrasto tra passato prossimo e imperfetto.
- Lezione 20 Al mattino. Vocabolario: strumenti tecnologici ed elettrodomestici. Il futuro.
- Lezione 21 Alla stazione. Il congiuntivo presente. Modi per esprimere un parere.
- Lezione 22 A Firenze, per i negozi. Il condizionale presente. Situazioni e ricorrenze: modi di dire.
- Lezione 23 Andiamo al centro storico? Il congiuntivo imperfetto. Periodo ipotetico.
- Lezione 24 Consigli utili. Vocabolario: il corpo umano. Le congiunzioni. L'imperativo negativo.
- Lezione 25 Una brutta giornata. Vocabolario: Il clima. Il congiuntivo trapassato. Il condizionale passato.
- Lezione 26 Da quanto tempo? Vocabolario: sport. Riferimenti al periodo trascorso. Il pronome relativo "cui".
- Lezione 27 Domani dobbiamo ... Vocabolario: nomi di luoghi, centri e servizi cittadini. Esprimere il futuro; esprimere speranze.
- Lezione 28 L'appuntamento. Il congiuntivo passato. I numeri ordinali.
- Lezione 29 L'incontro. Il trapassato prossimo. Le particelle pronominali (si, ci, ne).
- Lezione 30 In treno per Roma; in Largo Argentina. Forma passiva del verbo. Alcuni suffissi importanti.
- Lezione 31 Alla Fontana di Trevi. Chiedere, concedere, negare il permesso.
- Lezione 32 In libreria. Lessico relativo alla lettura. Il passato remoto.
- Lezione 33 Telefonate. Lessico: l'università. Il discorso indiretto.
- Lezione 34 Fine di una lunga giornata. Il trapassato remoto. Il nome collettivo.
- Lezione 35 Progetti per Napoli. Il gerundio ed i valori che assume. Lettere informali.
- Lezione 36 A Napoli. Ubicazione geografica. I verbi impersonali.
- Lezione 37 Visita al centro storico di Napoli. Suffissi per la formazione dell'aggettivo. Lettere formali.
 
 













 
 
 
 





 
 








 
