Le preposizioni/Prepositions
A - CON - DA - DI - TRA/FRA - IN - PER - SU
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Basic and contracted prepositionsThe basic prepositions are: a, con, da, di, fra/tra, in, per, su | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Preposizioni semplici e articolateLe preposizioni sono: a, con, da, di, fra/tra, in. per, su | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
A + il = AL l' = ALL' lo = ALLO i = AI gli = AGLI la = ALLA le = ALLE | DA + il = DAL l' = DALL' lo = DALLO i = DAI gli = DAGLI la = DALLA le = DALLE | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IN + il = NEL l' = NELL' lo = NELLO i = NEI gli = NEGLI la = NELLA le = NELLE | DI + il = DEL l' = DELL' lo = DELLO i = DEI gli = DEGLI la = DELLA le = DELLE | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
SU + il = SUL l' = SULL' lo = SULLO i = SUI gli = SUGLI la = SULLA le = SULLE | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A (at/to/by)
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Dativo (Indirect object) Scrivo a Mario (I am writing to Mario)Disatnza (distance) a cinque chilometri da Firenze (five kilometres from Florence)Età (age) a dieci anni (when he was ten years old)Luogo, città e punti cardinali (places, including towns and cardinal points) a scuola (at school)Tempo (time) alle cinque (at five o'clock)Modo/maniaera (means/manner) viaggiare a 100 Km. all'ora (to travel at 100km an/per hour) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
DA (at/by/from/to)
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Stare o andare da qualcuno (to be or to go to someone's home) da Mario (at Mario's)Moto da luogo (point of departure) John viene dall'Inghilterra (John comes from England) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
DI (of)
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Specificazione (specification) un professore di storia (an history professor)Proprietà (ownership) la casa di Paolo (Paolo's house)Tempo (time) un viaggio di un'ora (an hour's journey) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IN (in/into)
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Luogo (place) vivere in Italia (to live in Italy)Mezzo (means) viaggiare in auto/bus/treno (to travel by car/bus/train)Tempo (time) in estate (in summer) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PER (for/to/through)
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FRA/TRA (between/among)
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CON (with/by)
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SU (on/upon/about)
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PREPOSIZIONI Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano la funzione sintattica È in coma nel reparto di rianimazione dove è giunta dopo l’iniziale ricovero all’ospedale maggiore di Crema («La Stampa») L’insieme formato dalla preposizione e dalla parola che la segue si chiama complemento preposizionale. Le preposizioni possono essere di vari tipi: – le preposizioni proprie, che non hanno accento autonomo e possono fondersi con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate ➔di ➔a ➔da ➔in ➔con ➔su ➔per ➔tra o fra le preposizioni proprie possono avere solo il ruolo grammaticale di preposizione e rappresentano un insieme chiuso; – le preposizioni improprie, che hanno un accento autonomo e non ammettono le forme articolate davanti (➔davanti o davanti a?) dietro (➔dietro o dietro a?) dopo fuori lontano lungo mediante prima (➔prima che o prima di?) sopra (➔sopra o sopra a?) sotto (➔sotto o sotto a?) le preposizioni improprie possono essere usate anche con altri ruoli grammaticali (aggettivi, verbi o avverbi) e rappresentano un insieme aperto; – le preposizioni articolate, risultanti dalla fusione di una preposizione semplice propria con le forme dell’articolo determinativo PREPOSIZIONI le preposizioni articolate del, dello ecc. sono usate anche con il valore di articolo ➔partitivo Ho bevuto del (articolo partitivo) vino del (preposizione articolata) Salento anche le locuzioni ➔preposizionali, gruppi di parole che funzionano come un tutt’uno, vengono usate come preposizioni si dedica a piccoli atti di teppismo in compagnia d’(= con) un amico di quelli che perderli è meglio che trovarli (E. Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo). USI Per le preposizioni con e per c’è la tendenza, ormai generalizzata, a evitare le forme composte delle preposizioni articolate Le trattative vengono avviate solo con le Confessioni che abbiano ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica (www.governo.it) Ospedale in tilt per il freddo: «Caldaia troppo vecchia» («La Stampa») Soltanto col e coi hanno ancora una certa frequenza, mentre sono rari nello scritto i composti collo, colla, cogli, colle, ai quali si preferisce con lo, con la, con gli, con le Belfodil, un fisico da 191 cm per 86 kg, ha già esordito in Champions League col Lione («La Repubblica») si scattavano foto ricordo in sala d’Ercole – l’anticamera della sala consiliare – addobbata coi gonfaloni («La Repubblica») Delle forme composte con per, sopravvivono pel e pei, rare e percepite come ricercate (e usate spesso con intento ironico o parodistico) browser che ogni giorno milioni di utenti utilizzano per navigare pei perigliosi flutti del web («La Repubblica») Sono ormai del tutto abbandonate le forme pello, pella, pegli, pelle, al posto delle quali si usano le forme separate per lo, per la, per gli, per le.Le preposizioni articolate (preposizioni semplici+articolo determinativo) si formano unendo le preposizioni semplici di, a, da, in, con, su + l’articolo determinativo. Le preposizioni semplici per, tra, fra quando sono seguite dall’articolo determinativo rimangono invariate, cioè non si uniscono all’articolo. COME SI FORMANO LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE Osserva la seguente tabella:
Le preposizioni articolate seguono le regole dell’articolo determinativo, cioè prima di tutto bisogna scegliere la preposizione corretta da usare e poi l’articolo determinativo facendo come al solito attenzione a come inizia la parola che segue, al genere (maschile-femminile) e al numero (singolare-plurale). Per esempio: I libri sono nello zaino (i libri sono in+lo zaino); ho comprato un biglietto dell’autobus (ho comprato un biglietto di+l’ autobus); Maria telefona alle sue sorelle (Maria telefone a+le sue sorelle); l’insegnante ha corretto i compiti degli studenti (l’insegnante ha corretto i compiti di+gli studenti); Luca va dallo psicologo (Luca va da+lo psicologo); a Marta piace parlare cogli stranieri (a Marta piace parlare con+gli stranieri); la valigia è sull’armadio (la valigia è su+l’ armadio). Alcuni esempi sull’uso delle preposizioni articolate: DAL ⇒ dottore, dentista, tabaccaio, fruttivendolo, con i nomi delle professioni (dal macellaio, dal panettiere, dal veterinario, dal cartolaio, dal calzolaio, dal parrucchiere, dall’avvocato ecc.) DAI ⇒miei (genitori), tuoi, suoi, miei cugini, signori Rossi ecc. AL ⇒ cinema, mercato, ristorante, mare, bar, supermercato, parco, concerto, matrimonio ecc. ALLA ⇒ stazione, posta, partita ecc. ALL’ ⇒aereoporto, università, osteria ecc. ALLE ⇒cinque, sei, dieci ecc. Mi piacciono le persone cogli occhi scuri. Quel libro è dell'insegnante. La neve cade sui tetti delle case. La gente si riversa negli stadi per vedere le partite di calcio. Usciamo da scuola alle quattro. Le calze sono nel cassetto della camera da letto. Questi vestiti sono degli amici di Natalia. Stasera vado a mangiare dai miei. Mi sono svegliato all'alba. Carlo entra nella Chiesa di Santa Croce coi suoi cugini. La proposizione (o frase) è l'espressione di una unità di senso compiuto, determinata sia rispetto alla modalità che rispetto al tempo. Gli elementi essenziali di ogni proposizione sono: 1) il soggetto, cioè la persona o la cosa (concreta o astratta) di cui si parla; 2) il predicato, che esprime l'azione, lo stato, la qualità o l'esistenza del soggetto e che è costituito da un verbo (?). Nella proposizione il bimbo piange il soggetto è il bimbo, mentre il predicato è piange. Il soggetto - Il soggetto di una proposizione può essere rappresentato da un nome o da una qualunque parte del discorso usata come nome, o anche da un'intera proposizione: ad esempio, Il cane abbaia. Egli studia. Il bello piace. Lavorare stanca. Il troppo stroppia. Ahimé esprime dolore. Dire la verità giova a tutti. Nella prima proposizione, il soggetto è un nome; nella seconda, un pronome; nella terza, un aggettivo sostantivato; nella quarta, un verbo sostantivato; nella quinta, un avverbio sostantivato; nella sesta, un'interiezione sostantivata; nella settima, un'intera proposizione. Il soggetto può essere unico (Giuseppe lavora), oppure multiplo (Mario e Daniela si sposano). Può inoltre essere espresso, come negli esempi sopra riportati; o invece sottinteso: arriverò (sottinteso io) domani. In questo caso la proposizione si dice ellittica del soggetto (?). Di solito il soggetto non si esprime nell'imperativo (state zitti), con i verbi impersonali (piove) ed in certe locuzioni (e così sia). Infine, nel caso del partitivo, il soggetto è introdotto dai partitivi (?) di, dei, dello, ecc., ma non va confuso con il complemento di specificazione (?) o altri complementi (?): ad esempio, Degli (cioè "alcuni") amici ci vennero incontro; C'è del (cioè, "un po' di") vino nel bicchiere. Di regola il soggetto precede sempre il predicato. Tuttavia si pospone al predicato e talora, nei tempoi composti, si pone tra l'ausiliare (?) e il participio (?) quando ricorra uno dei seguenti casi:
Il predicato - Il predicato può essere di due specie:
a) predicato verbale, è quello formato da un verbo attivo, passivo, riflessivo: Fabio legge; Il libro è letto avidamente; Ada si pettina. I predicati di queste tre proposizioni sono i verbi legge, è letto, si pettina. b) predicato nominale, formato da un nome (sostantivo o aggettivo) unito al soggetto per mezzo di una voce del verbo "essere" detta copula (?), o di un altro verbo copulativo e da un nome o aggettivo: ad esempio, Gli amici sono fedeli; Il leone è un animale. Nel primo esempio il predicato è formato dal verbo "essere" e da un aggettivo, fedeli; nel secondo, dal verbo "essere" e da un nome, un animale. Attenzione a non confondere i due predicati (?). Perché il verbo essere non sempre è copula, potendo anche: a) costituire l'ausiliare di un verbo, in un tempo composto (?); per cui esso non forma un predicato nominale, ma bensì verbale: ad esempio, il treno è partito; la casa fu demolita; b) avere il significato di esistere, stare, appartenere e simili; anche in questo caso si tratta di predicato verbale: ad esempio, io sono (= esisto); egli è (= sta) in casa; l'auto è (= appartiene a) di mio padre. Inoltre vi sono altri verbi che possono svolgere la funzione di copula che e si dividono in tre gruppi: 1) essere, parere, sembrare; stare, restare, rimanere; 2) divenire, diventare, riuscire, risultare, tornare, apparire, trasparire, andare e simili; 3) verbi effettivi (esser fatto, esser ridotto, esser reso); elettivi (essere eletto, proclamato, dichiarato); estimativi (essere stimato, giudicato, creduto); appellativi (essere chiamato, nominato, detto, appellato) al passivo. Il predicato nominale, quando la copula è costituita - invece che dal verbo essere - da un verbo copulativo, prende il nome di complemento predicativo del soggetto: ad esempio, Egli fu proclamato campione; Voi siete eletti consiglieri. Anche il predicato può essere unico: ad esempio, Carlo è bravo; oppure multiplo: ad esempio, Carlo è bravo e studioso; espresso o sottinteso: ad esempio, Chi è il primo della classe? Paolo (viene sottinteso è il primo della classe). Una proposizione in cui è sottinteso il predicato si chiama proposizione ellittica nel predicato. |