La ragazza ha visto la casa di Cristoforo Colombo.,
Il ragazzo non ha visto l’acquario di Genova.,
Gli spagnoli dicono che Colombo era catalano.,
Un’altra teoria dice che Colombo era portoghese.,
La ragazza dice che Colombo era italiano
Chi parla?(lez 8,pag102,traca 19)
Il ragazzo non ha visto l’acquario di Genova.,
Gli spagnoli dicono che Colombo era catalano.,
Un’altra teoria dice che Colombo era portoghese.,
La ragazza dice che Colombo era italiano
Chi parla?(lez 8,pag102,traca 19)
1. Sono stato un grande filosofo, matematico e astronomo del 1600. Secondo me la religione doveva
occuparsi solo di problemi morali e non di scienza! Copernico diceva che la terra gira intorno al sole,
e non il contrario, ed io ho dimostrato che aveva ragione, inventando il telescopio per guardare lo
spazio. Sono stato accusato di eresia e condannato. E per rimanere in vita ho dovuto abiurare, cioè
ho dovuto dire che le cose che avevo dimostrato non erano vere.
occuparsi solo di problemi morali e non di scienza! Copernico diceva che la terra gira intorno al sole,
e non il contrario, ed io ho dimostrato che aveva ragione, inventando il telescopio per guardare lo
spazio. Sono stato accusato di eresia e condannato. E per rimanere in vita ho dovuto abiurare, cioè
ho dovuto dire che le cose che avevo dimostrato non erano vere.
2. Ero la figlia illegittima di un papa, Alessandro VI, ed ero bellissima. La fama che avevo era terribile,
si diceva che fossi l’amante di mio padre e di mio fratello. E poi la leggenda mi descrive come
un’assassina, bravissima nell’uso di un terribile veleno, la Cantarella.
La verità è che a Ferrara dell’inizio del 1500, mi corteggiavano i più importanti artisti, poeti e principi
dell’epoca e che negli ultimi anni della mia breve vita ho aiutato i più poveri e bisognosi.
si diceva che fossi l’amante di mio padre e di mio fratello. E poi la leggenda mi descrive come
un’assassina, bravissima nell’uso di un terribile veleno, la Cantarella.
La verità è che a Ferrara dell’inizio del 1500, mi corteggiavano i più importanti artisti, poeti e principi
dell’epoca e che negli ultimi anni della mia breve vita ho aiutato i più poveri e bisognosi.
3. Sono stato un grande regista, forse il più grande nella storia del cinema italiano. Ho cominciato nel
1941 lavorando alla radio, e negli stessi anni facevo lo sceneggiatore per grandi registi, come Roberto
Rossellini. Nel 1952 ho fatto il mio primo film, Lo sceicco bianco, che fu un vero insuccesso! Solo
cinque anni dopo però ho vinto il mio primo premio Oscar. Il primo di cinque, in quarant’anni di
carriera.
telescopio/Strumento per osservare e studiare il cielo.,
2. illegittima/Nata fuori dal matrimonio.,
Una famosa villa romana (lez8,pag108,traca 21)
Guida Ecco, venite vicino… come avete visto Villa Adriana era una residenza molto grande, una vera e propria Versailles dell’antichità. Occupava 120 ettari e ci vollero 15 anni per completarla, dal 118 al 133 dopo Cristo. Qui viveva il grande imperatore Adriano, con sua moglie Sabina, la sua corte e i suoi collaboratori. C’erano giardini, fontane, terme, sale per ricevimenti, saloni per banchetti, teatri, una biblioteca, e anche un’isola artificiale. Nei giardini si vedevano statue di dei, di imperatori… pensate che in tutta la Villa c’erano circa 400 statue. Qualche parola su Adriano. Era un grande combattente, un atleta, un esperto cacciatore, ma era anche un uomo con una grande cultura e profondamente attratto dal mondo greco. Pensate che fu il primo imperatore con la barba, perché voleva identificarsi con i filosofi greci. Adriano fu un grande imperatore. Capì che l’impero romano era arrivato al massimo della sua estensione, e che oltre non era possibile andare. Così decise di non fare altre guerre per conquistare nuove terre e trasformò l’impero in una grande civiltà pacifica. E tutta questa Villa riflette questa idea di pace.
A: Sei mai stato a Napoli?
7.A: Voglio andare via dall’Italia, non mi piace.
1.andando a ballare il tango ho incontrato mio marito Fabio.-andare
1941 lavorando alla radio, e negli stessi anni facevo lo sceneggiatore per grandi registi, come Roberto
Rossellini. Nel 1952 ho fatto il mio primo film, Lo sceicco bianco, che fu un vero insuccesso! Solo
cinque anni dopo però ho vinto il mio primo premio Oscar. Il primo di cinque, in quarant’anni di
carriera.
Soluzione: (lez 9,pag110)
1. Galileo Galilei;
2. Lucrezia Borgia;
3. Federico Fellini.
1.astronomo/Scienziato che studia il cielo.,
telescopio/Strumento per osservare e studiare il cielo.,
eresia/Idea contraria alla Verità della Chiesa cattolica.;
2. illegittima/Nata fuori dal matrimonio.,
veleno/Sostanza che, se bevuta o mangiata, può uccidere., corteggiare/Rivolgere gentilezze e complimenti alla persona amata o desiderata., bisognosi/Persone povere.;
3. sceneggiatore/Persona che scrive la storia e i dialoghi di un film.,
insuccesso/Film visto da poche persone.,
carriera/La storia lavorativa di una persona.
Una famosa villa romana (lez8,pag108,traca 21)
Guida Ecco, venite vicino… come avete visto Villa Adriana era una residenza molto grande, una vera e propria Versailles dell’antichità. Occupava 120 ettari e ci vollero 15 anni per completarla, dal 118 al 133 dopo Cristo. Qui viveva il grande imperatore Adriano, con sua moglie Sabina, la sua corte e i suoi collaboratori. C’erano giardini, fontane, terme, sale per ricevimenti, saloni per banchetti, teatri, una biblioteca, e anche un’isola artificiale. Nei giardini si vedevano statue di dei, di imperatori… pensate che in tutta la Villa c’erano circa 400 statue. Qualche parola su Adriano. Era un grande combattente, un atleta, un esperto cacciatore, ma era anche un uomo con una grande cultura e profondamente attratto dal mondo greco. Pensate che fu il primo imperatore con la barba, perché voleva identificarsi con i filosofi greci. Adriano fu un grande imperatore. Capì che l’impero romano era arrivato al massimo della sua estensione, e che oltre non era possibile andare. Così decise di non fare altre guerre per conquistare nuove terre e trasformò l’impero in una grande civiltà pacifica. E tutta questa Villa riflette questa idea di pace.
Donna Scusi…
Guida Sì, certo se qualcuno vuole farmi qualche domanda può interrompermi. Prego.
Donna Sì. Tutte le statue, come diceva Lei… dove sono? Qui ce ne sono solo alcune.
Guida Beh, con la caduta dell’impero la villa fu abbandonata, e venne riscoperta solo nel Rinascimento. La maggior parte delle opere vennero vendute in tutto il mondo e oggi sono sparse in moltissimi musei. Purtroppo qui ne sono rimaste solo poche.
Uomo Senta… è vero che Adriano ha fatto fare moltissime statue di un giovane ragazzo greco?
Guida Eh, sì, è vero, ma la questione è un po’ delicata: Adriano e questo ragazzo, che si chiamava Antinoo, erano molto intimi, forse addirittura amanti. Antinoo morì molto giovane, annegando nel fiume Nilo nel 130 dopo Cristo. Dopo la morte del ragazzo, Adriano, decise di fondare una religione dedicata alla sua persona. Inoltre costruì una città vicino al luogo della sua morte, che si chiamava Antinopoli, e organizzò ogni anno a Roma e ad Atene dei giochi per ricordarlo. E non è tutto. Adriano ordinò di scolpire così tante statue di Antinoo che adesso ogni grande museo, dal Louvre di Parigi al Prado di Madrid, ai musei vaticani all’Ermitage di San Pietroburgo, ha una statua del ragazzo. Ora andremo a visitare un luogo privato e unico, il Teatro Marittimo. Questo teatro era una vera e propria isola dentro i giardini della Villa. Ecco, venite, passando questo piccolo ponte si arriva in un luogo molto tranquillo e lontano dai rumori del mondo. Qui Adriano veniva a meditare. Naturalmente era anche un luogo molto confortevole. Sull’isola infatti c’era tutto, anche i bagni. Qui poco tempo prima di morire, il 10 luglio del 138 dopo Cristo, Adriano scrisse i suoi ultimi pensieri.
Lez8_ese2
Esercizio 2 (scelta multipla): gerundio + pronomi
A: Sei mai stato a Napoli?
B: No.
A: Beh, andandoci capirai quello che ti sei perso.
2.A: Penso che mio figlio sia uno stupido.
B: Beh, dicendoglielo non migliorerai la situazione.
3.A: Mia figlia si veste male.
B: Forse dandole qualche consiglio potresti aiutarla a migliorare il suo gusto.
4.A: Perché i tuoi fratelli sono sempre così maleducati?
B: Non lo so, ma forse chiedendoglielo potresti scoprirlo.
5.A: Quanti caffè bevi?
B: Sette al giorno.
A: Accidenti! Forse bevendone meno saresti più calmo.
6.A: Sono disperato, Maria m’ha lasciato.
B: Forse pensando- meno staresti meglio.
C: Non ci riesco.
7.A: Voglio andare via dall’Italia, non mi piace.
B: Fai bene, andandotene starai sicuramente meglio.
8.Sono troppo stanco, non riesco più a tenere i miei tre figli.
Mettendoli a letto prima forse sarebbero meno nervosi.
9.Facebook mi piace molto.
Sì ma standoci tutto il giorno davanti non farai mai l’esame.
10.Mi dispiace di non avervi detto che avevo preso io la macchina, scusate.
Beh, dicendocelo avremmo evitato di denunciare il furto alla polizia.
Esercizio 1 : gerundio
1.andando a ballare il tango ho incontrato mio marito Fabio.-andare
2.facendo sport mi sono rotto il ginocchio. -fare
3.dicendo tutta la verità non sempre si fa bene agli altri.-dire
4.bevendo troppo vino finirai per rovinarti il fegato. -bere
5.Ho scritto il mio libro stando per ore in biblioteca.-stare
6.pulire la mia camera ho ritrovato l’anello che avevo perso. -pulire
7.scrivendo la mia tesi ho capito che non sono portato per lo studio della storia.-scrivere
8.essendo così sciocco non migliori la situazione. -essere
9.uscire tutte le sere non riuscirai a fare l’esame.-uscire
10.scoprire l’America, Colombo diventò famoso. -scoprire _______________________________________
Esercizio 1 :
discorso diretto > discorso indiretto
Francesca: “Franco, dov’è il pettine?”
Francesca chiede a Franco dove è/sia il pettine.
Francesca ha chiesto a Franco dove era/fosse il pettine.
1.Antonio: “Marina e Franco, quanta marmellata mangiate?”
Antonio chiede a Marina e Franco quanta marmellata mangiano.
Antonio ha chiesto a Marina e Franco quanta marmellata mangiavano.
2.Nonno: “Silvia, perché stai prendendo tutti i miei libri?”
il nonno chiede a Silvia perché sta prendendo tutti i suoi libri.
il nonno ha chiesto a Silvia perché stava prendendo tutti i suoi libri.
3.Insegnante: “Ragazzi, dove sono i vostri zaini?”
l'insegnante chiede ai ragazzi dove sono i loro zaini.
l'insegnante ha chiesto ai ragazzi dove erano i loro zaini.
4.Zio: “Ragazze, cosa prendete dopo il caffè?”
lo zio chiede alle ragazze cosa prendono dopo il caffè.
lo zio ha chiesto alle ragazze cosa prendevano dopo il caffè.
5.Mario: “Giovanni, tua sorella è ancora dal dentista?”
Mario chiede a Giovanni se sua sorella è ancora dal dentista.
Mario ha chiesto a Giovanni se sua sorella era ancora dal dentista.
6.Franca: “Gessica, cosa stai facendo?”
Franca chiede a Gessica cosa sta facendo.
Franca ha chiesto a Gessica che stava facendo.
7Presidente: “Cari impiegati, chi è il miglior dirigente?”
il presidente chiede agli impiegati chi è il miglior dirigente.
il presidente ha chiesto agli impiegati chi era il miglior dirigente.
8.Ragazza: “Scusa, hai da accendere?”
la ragazza chiede al ragazzo se ha da accendere.
la ragazza ha chiesto al ragazzo se aveva da accendere.
9.Figlio: “Papà, dobbiamo veramente andare a cena dalla nonna?”
il figlio chiede al suo papà se devono veramente andare a cena dalla nonna.
il figlio ha chiesto al suo papà se dovevano veramente andare a cena dalla nonna.
10.Giudice: “Dottor Pallotti, Lei controlla sempre tutti i documenti dell'ufficio?”
il giudice chiede al dottor Pallotti se controlla sempre tutti i documenti dell'ufficio.
il giudice ha chiesto al dottor Pallotti se controllava sempre tutti i documenti dell'ufficio.
arrivi c'era magari mai pare questione ragione sembrava soli vedo
Franco: Allora, vi è piaciuto il Castello di Miramare?
Perla: Sì, un posto assolutamente magico. Però a Trieste non ci siamo potuti fermare a dormire.
Franco: E come mai?
Perla: Perché c'era la regata Barcolana, ed era tutto pieno, non siamo riusciti a trovare una camera libera.
Franco: Non preoccupatevi, non siete i soli. Ma perché non siete andati a Servola? Un quartiere periferico di Trieste e lì probabilmente avreste trovato qualcosa, magari un B&B.
Perla: Sì, hai ragione, però sai che era la nostra luna di miele e andare a dormire in un quartiere proletario, davanti ad un’acciaieria, non mi sembrava il massimo.
Franco: Beh, questione di gusti. Comunque, prima che arrivi l’inverno dovete assolutamente venire a trovarmi qui a Torino; avete le ferie a settembre no?
Perla: Mi pare di sì, ma non so con precisione, forse è meglio che controllo e poi ti dico.
Franco: Guarda, vi aspetto, ci conto. Così vi faccio vedere che Torino è ancora più bella di Trieste.
Perla: Sì! Non vedo l’ora!
grammatica.impariamoitaliano.com
Le proposizioni interrogative indirette sono proposizioni subordinate che esprimono un dubbio o una domanda in forma indiretta, cioè senza il punto di domanda e senza l'intonazione interrogativa.
Nelle proposizioni interrogative indirette introdotte dalla congiunzione SE è possibile adoperare sia l’indicativo sia il congiuntivo.
Esempi di proposizioni interrogative indirette:
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Francesca chiede a Franco dove è/sia il pettine.
Francesca ha chiesto a Franco dove era/fosse il pettine.
1.Antonio: “Marina e Franco, quanta marmellata mangiate?”
Antonio chiede a Marina e Franco quanta marmellata mangiano.
Antonio ha chiesto a Marina e Franco quanta marmellata mangiavano.
2.Nonno: “Silvia, perché stai prendendo tutti i miei libri?”
il nonno chiede a Silvia perché sta prendendo tutti i suoi libri.
il nonno ha chiesto a Silvia perché stava prendendo tutti i suoi libri.
3.Insegnante: “Ragazzi, dove sono i vostri zaini?”
l'insegnante chiede ai ragazzi dove sono i loro zaini.
l'insegnante ha chiesto ai ragazzi dove erano i loro zaini.
4.Zio: “Ragazze, cosa prendete dopo il caffè?”
lo zio chiede alle ragazze cosa prendono dopo il caffè.
lo zio ha chiesto alle ragazze cosa prendevano dopo il caffè.
5.Mario: “Giovanni, tua sorella è ancora dal dentista?”
Mario chiede a Giovanni se sua sorella è ancora dal dentista.
Mario ha chiesto a Giovanni se sua sorella era ancora dal dentista.
6.Franca: “Gessica, cosa stai facendo?”
Franca chiede a Gessica cosa sta facendo.
Franca ha chiesto a Gessica che stava facendo.
7Presidente: “Cari impiegati, chi è il miglior dirigente?”
il presidente chiede agli impiegati chi è il miglior dirigente.
il presidente ha chiesto agli impiegati chi era il miglior dirigente.
8.Ragazza: “Scusa, hai da accendere?”
la ragazza chiede al ragazzo se ha da accendere.
la ragazza ha chiesto al ragazzo se aveva da accendere.
9.Figlio: “Papà, dobbiamo veramente andare a cena dalla nonna?”
il figlio chiede al suo papà se devono veramente andare a cena dalla nonna.
il figlio ha chiesto al suo papà se dovevano veramente andare a cena dalla nonna.
10.Giudice: “Dottor Pallotti, Lei controlla sempre tutti i documenti dell'ufficio?”
il giudice chiede al dottor Pallotti se controlla sempre tutti i documenti dell'ufficio.
il giudice ha chiesto al dottor Pallotti se controllava sempre tutti i documenti dell'ufficio.
Esercizio 2 (cloze): un invito
arrivi c'era magari mai pare questione ragione sembrava soli vedo
Franco: Allora, vi è piaciuto il Castello di Miramare?
Perla: Sì, un posto assolutamente magico. Però a Trieste non ci siamo potuti fermare a dormire.
Franco: E come mai?
Perla: Perché c'era la regata Barcolana, ed era tutto pieno, non siamo riusciti a trovare una camera libera.
Franco: Non preoccupatevi, non siete i soli. Ma perché non siete andati a Servola? Un quartiere periferico di Trieste e lì probabilmente avreste trovato qualcosa, magari un B&B.
Perla: Sì, hai ragione, però sai che era la nostra luna di miele e andare a dormire in un quartiere proletario, davanti ad un’acciaieria, non mi sembrava il massimo.
Franco: Beh, questione di gusti. Comunque, prima che arrivi l’inverno dovete assolutamente venire a trovarmi qui a Torino; avete le ferie a settembre no?
Perla: Mi pare di sì, ma non so con precisione, forse è meglio che controllo e poi ti dico.
Franco: Guarda, vi aspetto, ci conto. Così vi faccio vedere che Torino è ancora più bella di Trieste.
Perla: Sì! Non vedo l’ora!
grammatica.impariamoitaliano.com
Le interrogative indirette ~ Impariamo l'itali
Le proposizioni interrogative indirette sono proposizioni subordinate che esprimono un dubbio o una domanda in forma indiretta, cioè senza il punto di domanda e senza l'intonazione interrogativa.
Nelle proposizioni interrogative indirette introdotte dalla congiunzione SE è possibile adoperare sia l’indicativo sia il congiuntivo.
Esempi di proposizioni interrogative indirette:
- L'insegnante di tedesco mi chiese se avevo/avessi studiato per il compito.
- Stefania mi ha chiesto che cosa volevo/volessi fare oggi.
- Non sapeva più se te l’avevo/avessi detto ieri.
_
Olio extra vergine d'oliva
TRACA 22
_
_
______
Rifletti:
Nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto con il verbo della narrazione al passato, si è verificato un cambiamento di tempi e di modi?
TRACA 22
_
_
______
Rifletti:
Nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto con il verbo della narrazione al passato, si è verificato un cambiamento di tempi e di modi?
Entrambi i costrutti sono corretti per indicare che l’evento descritto dal verbo della proposizione ➔principale si verifica prima di quello espresso nella proposizione ➔subordinata.
• Prima che è una locuzione ➔congiuntiva temporale esplicita. Di regola, la proposizione dipendente introdotta da prima che ha il verbo al congiuntivo
Ripensaci prima che sia troppo tardi
• Prima di è una locuzione ➔preposizionale. Di regola, la proposizione dipendente introdotta da prima di ha il verbo all’infinito presente o passato
Prima di pensare a te stesso, pensa agli altri.
eseecizi
12.(lez 9,pag 215 )
prima di/Prima che
Pensaci bene prima di parlare.
Devo andare al supermercato prima che chiuda
Prima che arrivi Letizia dimmi cosa e succeso tra voi due.
Dobbiamo tornare a casa prima che faccia buio.
Faccio sempre un di ginnastica prima di anadre a lavorare.
Mettete tutto in ordine prima che mi arabbi con voi.
Cerca di convincere luca a curarsi prima che sia troppo tardi
Prima di morire voglio visitare tutti i 5 continenti
Hai chiuso bene le fenestre prima di uscire
Voglio comprarmi dei nuovi vestiti prima che finiscano i saldi
Prima che inizi a piovere ,comprati un umbrelo
Di solito a cosa pensi prima di addormentarti
Uso del gerundio ~ Impariamo l'italiano
Il gerundio è una modo indefinito del verbo. Ha due forme, il gerundio presente ed il gerundio passato.
Costruzione del gerundio
L'uso del gerundio
In italiano incontriamo il gerundio nella cosiddetta forma progressiva, ovvero nella costruzione stare + gerundio, corrispondente all'inglese -ing form (I am doing something).
La forma progressiva dà un'idea di durata, di un'azione osservata nel momento del suo svolgimento:
Temporale
Andando a casa ho incontrato Luca = mentre andavo a casa ho incontrato Luca.
- are > -ando: andare > andando
- ere > -endo: credere > credendo
- ire > -endo: finire > finendo
Essendo andato | Avendo creduto | Avendo finito |
La forma progressiva dà un'idea di durata, di un'azione osservata nel momento del suo svolgimento:
- Che cosa stai facendo?
- Sto preparando la cena
- Che cosa stavi facendo quando ti ho telefonato? Stavo litigando con mia moglie (la stessa idea di durata può essere espressa dall'imperfetto: che cosa facevi quando ti ho telefonato? - Litigavo con mia moglie.)
Temporale
Andando a casa ho incontrato Luca = mentre andavo a casa ho incontrato Luca.
Condizionale
Facendo più sport, vi sentirete più in forma = se fate più sport, vi sentirete più in forma.
Modale
Prendendo l'autobus ci vogliono dieci minuti = In autobus ci vogliono dieci minuti. Causale (spesso utilizzando il gerundio passato)
Avendo vissuto un anno a Roma, parla italiano perfettamente = Poiché ha vissuto un anno a Roma parla italiano perfettamente.
Concessiva (introdotta da "pur")
Pur avendo pochi soldi è andato un mese in vacanza alle Canarie = Anche se ha pochi soldi è andato un mese in vacanza alle Canarie
Come per le altre forme indefinite del verbo,
i pronomi atoni
,
ci
e
ne seguono
il gerundio. Esempi:
- Devi parlare con Luca. Parlandoci, capirai i suoi problemi.
- Maria non sopportava Anna. Incontrandola per strada, cambiava sempre direzione.
- Essendo l'inglese la lingua più utilizzata nel mondo, i bambini la dovrebbero imparare già alle elementari.
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