14 May, 2018

Introduzione al congiuntivo: quando e come si usa.


Introduzione al congiuntivo: quando e come si usa.

Il congiuntivo. 
Questo modo verbale spaventa tutti gli studenti della lingua italiana. Però la situazione non è così tragica come può sembrare. In questo primo articolo di una serie dedicato al congiuntivo nella lingua italiana vedremo quando e come si usa questo modo verbale. Cominciamo a scoprire il congiuntivo!
Congiuntivo nella lingua italiana: che cosa esprime?
Per descrivere la realtà, l’oggettività, quello che succedeva, succede o succederà usiamo il modo indicativo. Il modo congiuntivo invece, contrariamente all’indicativo, esprime la non-realtà, l’ incertezza, i dubbi, la soggettività.
Per esempio:Maria
parla
italiano.
(= realtà, certezza: Maria conosce l’italiano, Maria parla italiano)
Mi sembra che Maria
parli
italiano.
(= il congiuntivo viene usato quando non abbiamo certezza sui fatti che stiamo raccontando: non è detto che lei conosca la lingua)
Pietro
è
a casa adesso.
(= realtà, certezza)
Non penso che Pietro
sia
a casa adesso.
(=incertezza, dubbi)
Esistono delle parole dopo le quali l’uso del congiuntivo è obbligatorio, il che ci aiuta molto ad usarlo correttamente. Quasi tutte queste parole esprimono un’opinione personale, un dubbio, un’incertezza, una paura, un’ipotesi e così via. Per esempio:
Suppongo
che /
dubito
che Maria
parli
italiano
. (= è solo una mia ipotesi/ un mio dubbio, forse non è così)Temo
che Pietro non
sia
a casa.
(= è solo un mio timore)Mi auguro
che l’esame
vada
bene.
(= è un mio desiderio)Spero / dubito
che Piero
sia
a casa.
(= speranza, augurio / dubbio)
Ma il libro dov’è? –
Non ho la minima idea
di dove
sia
!Certo l’elenco delle parole che richiedono l’uso del congiuntivo è molto più lungo ma ne parleremo nei prossimi articoli.
Altre due cose sul congiuntivo nella lingua italiana
Il
congiuntivo
nella lingua italiana
ha 4 tempi
: presente, passato, imperfetto e trapassato che verranno spiegati nelle prossime lezioni.E per concludere aggiungo che la lingua di tutti i giorni, quella parlata, tende sempre ad essere semplificata. Questa regola non scritta vale anche per la lingua italiana. Quindi non meravigliatevi quando sentirete che i vostri interlocutori sostituiranno il modo congiuntivo con l’indicativo. Succede abbastanza spesso. Ma solo nel linguaggio quotidiano! Il congiuntivo è il segno di un italiano colto e raffinato ed è indispensabile nel campo lavorativo o degli studi

L’uso del congiuntivo nella lingua italiana

Prima di raccontarvi dell’uso del congiuntivo nella lingua italiana, vorrei ricordarvi alcune particolarità, che dovete ricordare del congiuntivo:1) il modo congiuntivo descrive incertezza, dubbio, probabilità, soggettività;2) il congiuntivo di solito viene usato nelle frasi subordinate precedute dalla parola “che”. Quasi sempre questa parola ci segnala l’obbligo di usare il congiuntivo;3) il congiuntivo può essere usato solo se i soggetti della frase principale e quella subordinata sono diversi. Quando invece i soggetti sono uguali nella frase subordinata viene usato l’infinito preceduto dalla preposizione “di”. Per esempio:Penso (io) che Pietro (lui) abbia l’influenza. > Penso (io) di avere (io) l’influenza.Quando si usa il congiuntivo nella lingua italiana?I. L’uso del congiuntivo dipende dal verbo nella frase principale. Di solito sono i verbi che esprimono:1) un’opinione soggettiva, un’incertezza, per esempio : credo, penso, immagino, ho l’impressione, dubito, mi pare, mi sembra, non sono certo/a, non sono sicuro/a, si dice, dicono, ritengo, suppongo ecc;2) un sentimento, una preoccupazione, un timore: sono felice, sono contento/a, mi fa piacere, mi dispiace, ho paura, temo ecc;3) una speranza, una volontà: spero, voglio, desidero, mi auguro, preferisco, aspetto, pretendo;4) una (im)possibilità, una probabilità: è possibile, è impossibile, è probabile, è improbabile, può darsi ecc.;5) una necessità: bisogna, occorre, è necessario, è opportuno, conviene ecc.
II.
Il congiuntivo viene usato con tanti verbi impersonali (
conviene, bisogna, occorre
ecc). Anche dopo il verbo ESSERE usato impersonalmente con un aggettivo o un avverbio viene usato il congiuntivo, per esempio:
è meglio, è giusto, è corretto, è importante, è strano, è necessario, è fantastico, è orribile, è incredibile
e così via.Qualche esempio:
È probabile
che Claudio
conosca
questa ragazza.
È importante
che Maria
faccia
in tempo questo lavoro.
È meglio
che tu
vada
via.
Pretendo
che tu
vada
via!
Non sono sicura
che il negozio
apra
alle 9.
È strano
che lui
si comporti
in questo modo; non è tipico per lui.
Bisogna
che
ti sbrighi
per poter prendere questo treno.
Mi dispiace
che tu
stia
male.L’uso del congiuntivo nella lingua italiana: eccezioni
Dopo queste frasi e parole
, anche se esprimono un’opinione soggettiva e una probabilità,
si usa il modo indicativo
:
per me, secondo me, forse, probabilmente, a mio avviso.
Alcuni esempi:
Secondo me / per me / a mio avviso
Claudio non
parla
bene l’inglese.
Forse / probabilmente
Claudio
conosce
questa ragazza.Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo
Il congiuntivo presente dei verbi regolari
Continuiamo a parlare del congiuntivo nella lingua italiana. Nell’articolo precedente “
Introduzione al congiuntivo: quando e come si usa
” ho raccontato che cosa esprime il congiuntivo e ho spiegato la differenza tra il modo congiuntivo e il modo indicativo. Il congiuntivo ha 4 tempi: presente, passato, imperfetto e trapassato. Questo articolo è dedicato al congiuntivo presente.
Prima di cominciarePrima di tutto vorrei ricordarvi la differenza tra il modo indicativo e il modo congiuntivo:Il modo indicativo descrive la realtà, certezza, oggettività. Il modo congiuntivo, invece, descrive incertezza, dubbio, probabilità, soggettività.Un’altra cosa importantissima da ricordare: il congiuntivo di solito viene usato nelle frasi subordinate precedute dalla parola “che”. Quasi sempre questa parola ci segnala l’obbligo di usare il congiuntivo.Ancora una particolarità sul congiuntivo nella lingua italiana. Il congiuntivo può essere usato solo se i soggetti della frase principale e quella subordinata sono diversi. Quando invece i soggetti sono uguali nella frase subordinata viene usato l’infinito preceduto dalla preposizione “di”. Per esempio:Penso (io) che Pietro (lui) abbia l’influenza. > Penso (io) di avere (io) l’influenza.Forme regolari del congiuntivo presenteCome si forma il congiuntivo presente dei verbi regolari: lavorare scrivere partire capire io lavor-i,io scriv-a,io part-a,io cap-isc–a,tu lavor-i,tu scriv-a,tu part-a,tucap-isc–a,lui, lei lavor-i,lui, lei scriv-a,lui, lei part-a,lui, leicap-isc–a,noi lavor-iamo,noi scriv-iamo,noi part-iamo,noi cap-iamo,voi lavor-iate,voi scriv-iate,voi part-iate,voi cap-iate,,loro lavor-ino,loro scriv-ano,loro part-ano,loro cap-isc–ano
Commenti:– le prime tre persone del congiuntivo presente sono sempre uguali e per evitare confusione generalmente si usa il
pronome personale soggetto
. Per esempio:
Credo
che
lui
abbia l’influenza.,
Credo
che
tu
abbia l’influenza.,
Crede (lei)
che
io
abbia l’influenza.;– la prima persona plurale del congiuntivo
(noi)
è uguale all’indicativo: Noi
abbiamo
l’influenza.,
Penso che
noi
abbiamo
l’influenza.
I tempi del congiuntivo: il presente Prima di tutto ricordate che il congiuntivo viene usato nelle frasi subordinate che vengono collegate con le frasi principali con la parola “che”. Quindi, quando parliamo dei tempi del congiuntivo intendiamo il tempo della frase subordinata. Nella frase principale può essere usato un tempo diverso. È molto importante capire questo concetto per poter studiare il congiuntivo è la concordanza dei tempi tra le frasi principali e subordinate.Con il congiuntivo presente non ci sono problemi: descrive l’azione presente che si svolge contemporaneamente con l’azione nella frase principale anche essa in presente.Penso (adesso) che Marco vada (adesso) al mare.Penso (adesso) che Marco stia andando (in questo momento) al mare.Penso (adesso) che Paolo abbia (adesso) l’influenza.Voglio (adesso) che tu vada via (adesso).Suppongo (adesso) che Carlo abbia (adesso) ragione.Temo (adesso) che Pietro non sia (adesso) a casa.Dubbi? Domande? Lasciateli nei commenti qui sotto l’articolo!
Congiuntivo presente: i verbi irregolari
Prima di cominciare a studiare il congiuntivo presente dei verbi irregolari vi consiglio di leggere i precedenti articoli che descrivono la
differenza tra il modo congiuntivo e il modo indicativo
e la coniugazione del congiuntivo presente dei verbi regolari.I verbi che sono irregolari al presente indicativo lo sono anche al presente congiuntivo.
Verbi irregolari “essere” e “avere” al congiuntivo presente essere,avere
,io,sia,abbia,tu,,sia,abbia,lui, lei, lei,sia,abbia,noi,siamo,abbiamo,voi siate,abbiate,loro siano,abbiano
Verbi modali al congiuntivo presente: dovere, volere, sapere, potere,dovere,volere,potere,sapere,io debba,voglia,possa,sappia,tu debba,voglia,possa,sappia,lui, lei, lei debba,voglia,possa,sappia,noi dobbiamo,vogliamo,possiamo,sappiamo,voi dobbiate,vogliate,possiate,sappiate,loro debbano,vogliano,possano,sappiano
Altri verbi irregolari al congiuntivo presente presente indicativo congiuntivo presente(io)(io, tu, lui, lei, lei)(noi)(voi)(loro)stare > sto,stia,stiamo,stiate,stiano,dare > do,dia,diamo,diate,diano,andare > vado,vada,andiamo,andate,vadano,fare > faccio,faccia,facciamo,facciate,facciano,dire > dico,dica,diciamo,diciate,dicano,venire > vengo,venga,veniamo,veniate,vengano,tenere > tengo,tengo,teniamo,teniate,tengano,rimanere > rimango,rimanga,rimaniamo,rimaniate,rimangano,togliere > tolgo,tolga,togliamo,togliatetolgano
scegliere > scelgo,scelga,scegliamo,scegliate,scelgano
spegnere > spengo,spenga,spegniamo,spegniate,spengano
salire > salgo,salga,saliamo,saliate,salgano
uscire > esco,esca,usciamo,usciate,escano,
tradurre > traduco,traduca,traduciamo,traduciate,traducano,proporre > propongo,proponga,proponiamo,proponiate,propongano,Una strategia per costruire il congiuntivo presente di molti (ma non tutti) verbi irregolari è quella di utilizzare la 1ª persona singolare del presente indicativo cambiando la vocale finale –o in –a.
Alcuni esempi con i verbi irregolari:Spero
che tu
stia
bene.
Non penso
che lei
sappia
guidare la macchina.
Non credo
che loro
vengano
per trovarci per la Pasqua.
Non credo
che lui mi
dica
la verità.
Il congiuntivo imperfetto nella lingua italiana: la forma e l’uso
In questo articolo vediamo come si forma il congiuntivo imperfetto nella lingua italiana. Ma prima di cominciare vorrei indicarvi alcuni articoli dedicati al modo congiuntivo che possono esservi utili. Prima di tutto l’articolo “
Introduzione al congiuntivo: quando e come si usa
” e l’articolo “
L’uso del congiuntivo nella lingua italiana
”. Chi è alle prime armi con il congiuntivo può rileggere anche gli articolo dedicati al congiuntivo presente:
Il congiuntivo presente dei verbi regolari e Il congiuntivo presente: i verbi irregolari.
E adesso cominciamo con il Congiuntivo imperfetto.
Congiuntivo imperfetto: verbi regolari,,cant-are,ved-ere,sent-ire,fin-ire,
cant
assi,
ved
essi,
sent
issi,
fin
issi,
cant
assi,
ved
essi,
sent
issi,
fin
issi,
cant
asse,
ved
esse,
sent
isse,
fin
isse,
cant
assimo,
ved
essimo,
sent
issimo,
fin
issimo,
cant
aste,
ved
este,
sent
iste,
fin
iste,
cant
assero,
ved
essero,
sent
issero,
fin
isseroPensavo che tu lavorassi in banca. Vorrei che tu smettessi di dire le bugie.
Congiuntivo imperfetto: verbi “essere” e “avere”essere,avere,fossi,avessi,fossi,avessi,fosse,avesse,fossimo,avessimo,foste,aveste,fossero,avessero Pensavo che le sigarette fossero nella borsa. Pensavo che Mario avesse una macchina nuova.
Congiuntivo imperfetto: verbi irregolari
Il congiuntivo imperfetto i verbi irregolari di solito sono
gli stessi dell’ imperfetto indicativo
e mantengono le stesse irregolarità.
fare,dire,bere,porre,tradurre,trarre,stare,
facessi,dicessi,bevessi,ponessi,traducessi,traessi,stessi,facessi,dicessi,bevessi,ponesse,traducessi,traessi,stessi,facesse,dicesse,bevesse,ponesse,traducesse,traesse,stesse,facessimo,dicessimo,bevessimo,ponessimo,traducessimo,traessimo,stessimo,faceste,diceste,beveste,poneste,traduceste,traeste,steste,facessero,dicessero,bevessero,ponessero,traducessero,traessero,stessero
Pensavo che tu stessi per uscire.Non ero sicura se tu bevessi vino bianco o quello rosso. NB!
Le forme della prima e seconda persona singolare nel congiuntivo imperfetto sono uguali. Quindi, per evitare confusioni bisogna usare
i pronomi personali
, per esempio:
Pietro pensava che io lavorassi in banca. Pietro pensava che tu lavorassi in banca. L’uso del congiuntivo imperfetto
1) Il congiuntivo imperfetto si usa dopo i verbi e le espressioni che richiedono il congiuntivo e serve per esprimere un’azione passata che si svolge contemporaneamente con un’altra azione passata descritta nella frase principale:Pietro pensava (imperfetto indicativo), che le sigarette fossero sul tavolo.Ho avuto (passato prossimo) l’impressione che tu stessi male.
2) Il congiuntivo imperfetto si usa anche dopo i verbi e le espressioni che reggono il congiuntivo quando sono al
condizionale semplice
, per esprimere un’azione contemporanea o futura rispetto all’azione nella frase principale.
Vorrei che tu rimanessi per un altro po’.Mi piacerebbe che tu venissi con me al mare.
Sull’uso del congiuntivo imperfetto vi racconterò di più in un articolo dedicato.
Il congiuntivo passato: come si forma?Il congiuntivo passato si forma con il congiuntivo presente dei verbi “essere” e “avere” più il participio passato del verbo.Il congiuntivo presente dei verbi “essere” e “avere”essere,avere,sia,abbia,sia,abbia,sia,abbia,siamo,abbiamo,siate,abbiate,siano,abbiano
L’uso del congiuntivo passato
Il congiuntivo passato nella lingua italiana si usa dopo i verbi e le espressioni che richiedono il congiuntivo e
serve
per
esprimere un’azione passata
che è accaduta
prima di un’altra azione descritta
con
il verbo al presente
nella
frase principale
.
Penso (=frase principale al presente)
che il treno
sia arrivato (= il congiuntivo passato)
alle 8:00.
Spero
che tu mi
abbia creduto
.
Penso
che Daniele
sia uscito
da casa 10 minuti fa.
Non credo
che loro
siano
già
arrivati
.
Penso
che il supermercato non
sia
ancora
aperto
.

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