Introduzione al congiuntivo: quando e come si usa.
  Il congiuntivo. 
Questo modo verbale spaventa tutti gli studenti della 
lingua italiana. Però la situazione non è così tragica come può 
sembrare. In questo primo articolo di una serie dedicato al congiuntivo 
nella lingua italiana vedremo quando e come si usa questo modo verbale. 
Cominciamo a scoprire il congiuntivo!
Congiuntivo nella lingua italiana: che cosa esprime?
Per descrivere la realtà, l’oggettività, quello che succedeva, succede o succederà usiamo il modo indicativo. Il modo congiuntivo invece, contrariamente all’indicativo, esprime la non-realtà, l’ incertezza, i dubbi, la soggettività.
Per esempio:Maria 
parla
 italiano. 
  (= realtà, certezza: Maria conosce l’italiano, Maria parla italiano)
(= realtà, certezza: Maria conosce l’italiano, Maria parla italiano)
Mi sembra che Maria 
parli
 italiano.  
 (= il congiuntivo viene usato quando non abbiamo certezza sui fatti che stiamo raccontando: non è detto che lei conosca la lingua)
(= il congiuntivo viene usato quando non abbiamo certezza sui fatti che stiamo raccontando: non è detto che lei conosca la lingua)
Pietro 
è
 a casa adesso.  
 (= realtà, certezza)
(= realtà, certezza)
Non penso che Pietro 
sia
 a casa adesso. 
(=incertezza, dubbi)
Esistono
 delle parole dopo le quali l’uso del congiuntivo è obbligatorio, il che
 ci aiuta molto ad usarlo correttamente. Quasi tutte queste parole 
esprimono un’opinione personale,  un dubbio,  un’incertezza, una paura, 
un’ipotesi e così via. Per esempio:
Suppongo (= è solo una mia ipotesi/ un mio dubbio, forse non è così)Temo
(= è solo una mia ipotesi/ un mio dubbio, forse non è così)Temo (= è solo un mio timore)Mi auguro
(= è solo un mio timore)Mi auguro (= è un mio desiderio)Spero / dubito
(= è un mio desiderio)Spero / dubito (= speranza, augurio / dubbio)
(= speranza, augurio / dubbio)
 che / 
dubito
 che Maria 
parli
 italiano
.  (= è solo una mia ipotesi/ un mio dubbio, forse non è così)Temo
(= è solo una mia ipotesi/ un mio dubbio, forse non è così)Temo
 che Pietro non 
sia
 a casa.  
 (= è solo un mio timore)Mi auguro
(= è solo un mio timore)Mi auguro
 che l’esame 
vada
 bene. 
 (= è un mio desiderio)Spero / dubito
(= è un mio desiderio)Spero / dubito
 che Piero 
sia
 a casa. 
 (= speranza, augurio / dubbio)
(= speranza, augurio / dubbio)
Ma il libro dov’è? – 
Non ho la minima idea
 di dove 
sia
!Certo l’elenco delle parole che richiedono l’uso del congiuntivo è molto più lungo ma ne parleremo nei prossimi articoli.
Altre due cose sul congiuntivo nella lingua italiana
Il 
congiuntivo
 nella lingua italiana 
ha 4 tempi
:
  presente, passato, imperfetto e trapassato che verranno spiegati nelle
 prossime lezioni.E per concludere aggiungo che la lingua di tutti i 
giorni, quella parlata, tende sempre ad essere semplificata. Questa 
regola non scritta vale anche per la lingua italiana. Quindi non 
meravigliatevi quando sentirete che i vostri interlocutori sostituiranno
 il modo congiuntivo con l’indicativo. Succede abbastanza spesso. Ma 
solo nel linguaggio quotidiano! Il congiuntivo è il segno di un italiano
 colto e raffinato ed è indispensabile nel campo lavorativo o degli 
studi
L’uso del congiuntivo nella lingua italiana
Prima
 di raccontarvi dell’uso del congiuntivo nella lingua italiana, vorrei 
ricordarvi alcune particolarità, che dovete ricordare del congiuntivo:1)
 il modo congiuntivo descrive incertezza, dubbio, probabilità, soggettività;2) il congiuntivo di solito viene usato nelle frasi subordinate precedute dalla parola “che”. Quasi sempre questa parola ci segnala l’obbligo di usare il congiuntivo;3)
 il congiuntivo può essere usato solo se i soggetti della frase 
principale e quella subordinata  sono diversi. Quando invece i soggetti 
sono uguali nella frase subordinata viene usato l’infinito preceduto 
dalla preposizione “di”. Per esempio:Penso (io) che Pietro (lui) abbia l’influenza. > Penso (io) di avere (io) l’influenza.Quando si usa il congiuntivo nella lingua italiana?I.
 L’uso del congiuntivo dipende dal verbo nella frase principale. Di 
solito sono i verbi che esprimono:1) un’opinione soggettiva, 
un’incertezza, per esempio : credo, penso, immagino,
 ho l’impressione, dubito, mi pare, mi sembra, non sono certo/a, non 
sono sicuro/a, si dice, dicono, ritengo, suppongo ecc;2) un sentimento, una preoccupazione, un timore: sono felice, sono contento/a, mi fa piacere, mi dispiace, ho paura, temo ecc;3) una speranza, una volontà: spero, voglio, desidero, mi auguro, preferisco, aspetto, pretendo;4) una (im)possibilità, una probabilità: è possibile, è impossibile, è probabile, è improbabile, può darsi ecc.;5) una necessità: bisogna, occorre, è necessario, è opportuno, conviene ecc.
II.
 Il congiuntivo viene usato con tanti verbi impersonali (
conviene, bisogna, occorre
 ecc). Anche dopo il verbo ESSERE usato impersonalmente con un aggettivo o un avverbio viene usato il congiuntivo, per esempio: 
è meglio, è giusto, è corretto, è importante, è strano, è necessario, è fantastico, è orribile, è incredibile
 e così via.Qualche esempio:
È probabile
 che Claudio 
conosca
 questa ragazza.
È importante
  che Maria 
faccia
 in tempo questo lavoro.
È meglio
 che tu 
vada
 via.
Pretendo
 che tu 
vada
 via!
Non sono sicura
 che il negozio 
apra
 alle 9.
È strano
 che lui 
si comporti
 in questo modo; non è tipico per lui.
Bisogna
 che 
ti sbrighi
 per poter prendere questo treno.
Mi dispiace
 che tu 
stia
 male.L’uso del congiuntivo nella lingua italiana: eccezioni
Dopo queste frasi e parole
, anche se esprimono un’opinione soggettiva e una probabilità, 
si usa il modo indicativo
:
per me, secondo me, forse, probabilmente, a mio avviso.
Alcuni esempi:
Secondo me / per me / a mio avviso
 Claudio non 
parla
 bene l’inglese.
Forse / probabilmente
 Claudio 
conosce
 questa ragazza.Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo
Il congiuntivo presente dei verbi regolari
Continuiamo a parlare del congiuntivo nella lingua italiana. Nell’articolo precedente “
Introduzione al congiuntivo: quando e come si usa
”
 ho raccontato che cosa esprime il congiuntivo e ho spiegato la 
differenza tra il modo congiuntivo e il modo indicativo.   Il 
congiuntivo ha 4 tempi: presente, passato, imperfetto e trapassato. 
Questo articolo è dedicato al congiuntivo presente.
Prima di cominciarePrima
 di tutto vorrei ricordarvi la differenza tra il modo indicativo e il 
modo congiuntivo:Il modo indicativo descrive la realtà, certezza, 
oggettività. Il modo congiuntivo, invece, descrive incertezza, dubbio, 
probabilità, soggettività.Un’altra cosa importantissima da ricordare: il congiuntivo di solito viene usato nelle frasi subordinate precedute dalla parola “che”. Quasi sempre questa parola ci segnala l’obbligo di usare il congiuntivo.Ancora una particolarità sul congiuntivo nella lingua italiana.
 Il congiuntivo può essere usato solo se i soggetti della frase 
principale e quella subordinata  sono diversi. Quando invece i soggetti 
sono uguali nella frase subordinata viene usato l’infinito preceduto 
dalla preposizione “di”. Per esempio:Penso (io) che Pietro (lui) abbia l’influenza. > Penso (io) di avere (io) l’influenza.Forme regolari del congiuntivo presenteCome si forma il congiuntivo presente dei verbi regolari: lavorare scrivere partire capire io lavor-i,io scriv-a,io part-a,io cap-isc–a,tu lavor-i,tu scriv-a,tu part-a,tucap-isc–a,lui, lei lavor-i,lui, lei scriv-a,lui, lei part-a,lui, leicap-isc–a,noi
 lavor-iamo,noi scriv-iamo,noi part-iamo,noi cap-iamo,voi lavor-iate,voi
 scriv-iate,voi part-iate,voi cap-iate,,loro lavor-ino,loro 
scriv-ano,loro part-ano,loro cap-isc–ano
Commenti:– le prime tre persone del congiuntivo presente sono sempre uguali e per evitare confusione  generalmente si usa il 
pronome personale soggetto
. Per esempio: 
Credo
 che 
lui
 abbia l’influenza., 
Credo
 che 
tu
 abbia l’influenza., 
Crede (lei)
 che 
io
 abbia l’influenza.;– la prima persona plurale del congiuntivo 
(noi)
  è uguale  all’indicativo: Noi 
abbiamo
 l’influenza., 
Penso che
 noi 
abbiamo
 l’influenza.
I tempi del congiuntivo: il presente Prima
 di tutto ricordate che il congiuntivo viene usato nelle frasi 
subordinate che vengono collegate con le frasi principali con la parola 
“che”. Quindi, quando parliamo dei tempi del congiuntivo intendiamo il 
tempo della frase subordinata. Nella frase principale può essere usato 
un tempo diverso. È molto importante capire questo concetto per poter 
studiare il congiuntivo è la concordanza dei tempi tra le frasi 
principali e subordinate.Con il congiuntivo presente non ci sono 
problemi: descrive l’azione presente che si svolge contemporaneamente 
con l’azione nella frase principale anche essa in presente.Penso (adesso) che Marco vada (adesso) al mare.Penso (adesso) che Marco stia andando (in questo momento) al mare.Penso (adesso) che Paolo abbia (adesso) l’influenza.Voglio (adesso) che tu vada via (adesso).Suppongo (adesso) che Carlo abbia (adesso) ragione.Temo (adesso) che Pietro non sia (adesso) a casa.Dubbi? Domande? Lasciateli nei commenti qui sotto l’articolo!
Congiuntivo presente: i verbi irregolari 
Prima
 di cominciare a studiare il congiuntivo presente dei verbi irregolari 
vi consiglio di leggere i precedenti articoli che descrivono la 
differenza tra il modo congiuntivo e il modo indicativo
 e la coniugazione del congiuntivo presente dei verbi regolari.I verbi 
che sono irregolari al presente indicativo lo sono anche al presente 
congiuntivo.
Verbi irregolari “essere” e “avere” al congiuntivo presente essere,avere
,io,sia,abbia,tu,,sia,abbia,lui, lei, lei,sia,abbia,noi,siamo,abbiamo,voi siate,abbiate,loro siano,abbiano
Verbi modali al congiuntivo presente: dovere, volere, sapere, potere,dovere,volere,potere,sapere,io
 debba,voglia,possa,sappia,tu debba,voglia,possa,sappia,lui, lei, lei 
debba,voglia,possa,sappia,noi dobbiamo,vogliamo,possiamo,sappiamo,voi 
dobbiate,vogliate,possiate,sappiate,loro 
debbano,vogliano,possano,sappiano
Altri
 verbi irregolari al congiuntivo presente presente indicativo 
congiuntivo presente(io)(io, tu, lui, lei, lei)(noi)(voi)(loro)stare > sto,stia,stiamo,stiate,stiano,dare > do,dia,diamo,diate,diano,andare > vado,vada,andiamo,andate,vadano,fare > faccio,faccia,facciamo,facciate,facciano,dire > dico,dica,diciamo,diciate,dicano,venire > vengo,venga,veniamo,veniate,vengano,tenere > tengo,tengo,teniamo,teniate,tengano,rimanere > rimango,rimanga,rimaniamo,rimaniate,rimangano,togliere > tolgo,tolga,togliamo,togliatetolgano
scegliere > scelgo,scelga,scegliamo,scegliate,scelgano
 spegnere > spengo,spenga,spegniamo,spegniate,spengano
 salire > salgo,salga,saliamo,saliate,salgano
uscire > esco,esca,usciamo,usciate,escano,
tradurre > traduco,traduca,traduciamo,traduciate,traducano,proporre > propongo,proponga,proponiamo,proponiate,propongano,Una
 strategia per costruire il congiuntivo presente di molti (ma non tutti)
 verbi irregolari è quella di utilizzare la 1ª persona singolare del 
presente indicativo cambiando la vocale finale –o in –a.
Alcuni esempi con i verbi irregolari:Spero
 che tu 
stia
 bene.
Non penso
 che lei 
sappia
 guidare la macchina.
Non credo
 che loro 
vengano
 per trovarci per la Pasqua.
Non credo
 che lui mi 
dica
 la verità.
Il congiuntivo imperfetto nella lingua italiana: la forma e l’uso
In
 questo articolo vediamo come si forma il congiuntivo imperfetto nella 
lingua italiana. Ma prima di cominciare vorrei indicarvi alcuni articoli
 dedicati al modo congiuntivo che possono esservi utili. Prima di tutto 
l’articolo “
Introduzione al congiuntivo: quando e come si usa
” e l’articolo “
L’uso del congiuntivo nella lingua italiana
”. Chi è alle prime armi con il congiuntivo può rileggere anche gli articolo dedicati al congiuntivo presente: 
Il congiuntivo presente dei verbi regolari e Il congiuntivo presente: i verbi irregolari.
E adesso cominciamo con il Congiuntivo imperfetto.
Congiuntivo imperfetto: verbi regolari,,cant-are,ved-ere,sent-ire,fin-ire,
cant
assi,
ved
essi,
sent
issi,
fin
issi,
cant
assi,
ved
essi,
sent
issi,
fin
issi,
cant
asse,
ved
esse,
sent
isse,
fin
isse,
cant
assimo,
ved
essimo,
sent
issimo,
fin
issimo,
cant
aste,
ved
este,
sent
iste,
fin
iste,
cant
assero,
ved
essero,
sent
issero,
fin
isseroPensavo che tu lavorassi in banca. Vorrei che tu smettessi di dire le bugie. 
Congiuntivo imperfetto: verbi “essere” e “avere”essere,avere,fossi,avessi,fossi,avessi,fosse,avesse,fossimo,avessimo,foste,aveste,fossero,avessero Pensavo che le sigarette fossero nella borsa. Pensavo che Mario avesse una macchina nuova. 
Congiuntivo imperfetto: verbi irregolari 
Il congiuntivo imperfetto i verbi irregolari di solito sono 
gli stessi dell’ imperfetto indicativo
 e mantengono le stesse irregolarità. 
fare,dire,bere,porre,tradurre,trarre,stare,
facessi,dicessi,bevessi,ponessi,traducessi,traessi,stessi,facessi,dicessi,bevessi,ponesse,traducessi,traessi,stessi,facesse,dicesse,bevesse,ponesse,traducesse,traesse,stesse,facessimo,dicessimo,bevessimo,ponessimo,traducessimo,traessimo,stessimo,faceste,diceste,beveste,poneste,traduceste,traeste,steste,facessero,dicessero,bevessero,ponessero,traducessero,traessero,stessero
 
Pensavo che tu stessi per uscire.Non ero sicura se tu bevessi vino bianco o quello rosso. NB!
 Le forme della prima e seconda persona singolare nel congiuntivo 
imperfetto sono uguali. Quindi, per evitare confusioni bisogna usare 
i pronomi personali
, per esempio:
Pietro pensava che io lavorassi in banca. Pietro pensava che tu lavorassi in banca. L’uso del congiuntivo imperfetto
1)
 Il congiuntivo imperfetto si usa dopo i verbi  e le espressioni che 
richiedono il congiuntivo e serve per esprimere un’azione passata che si
 svolge contemporaneamente con un’altra azione passata descritta nella 
frase principale:Pietro pensava (imperfetto indicativo), che le sigarette fossero sul tavolo.Ho avuto (passato prossimo) l’impressione che tu stessi male.
2) Il congiuntivo imperfetto si usa anche dopo i verbi e le espressioni che reggono il congiuntivo quando sono al 
condizionale semplice
, per esprimere un’azione contemporanea o futura rispetto all’azione nella frase principale.
Vorrei che tu rimanessi per un altro po’.Mi piacerebbe che tu venissi con me al mare.
Sull’uso del congiuntivo imperfetto vi racconterò di più in un articolo dedicato.
Il congiuntivo passato: come si forma?Il congiuntivo passato si forma con il congiuntivo presente dei verbi “essere” e “avere” più il participio passato del verbo.Il congiuntivo presente dei verbi “essere” e “avere”essere,avere,sia,abbia,sia,abbia,sia,abbia,siamo,abbiamo,siate,abbiate,siano,abbiano
L’uso del congiuntivo passato (= il congiuntivo passato)
(= il congiuntivo passato)
Il congiuntivo passato nella lingua italiana si usa dopo i verbi  e le espressioni che richiedono il congiuntivo e 
serve
 per 
esprimere un’azione passata
 che è accaduta 
prima di un’altra azione descritta
 con 
il verbo al presente
 nella 
frase principale
.
Penso (=frase principale al presente)
 che il treno 
sia arrivato  (= il congiuntivo passato)
(= il congiuntivo passato)
 alle 8:00.
Spero 
che tu mi 
abbia creduto
.  
Penso
 che Daniele 
sia uscito
 da casa 10 minuti fa. 
Non credo
 che loro 
siano
 già 
arrivati
.
Penso
 che il supermercato non 
sia
 ancora 
aperto
.
 
 

 
 
 
 





 
 








 
